mercoledì 25 febbraio 2015

Bevute allo Stato Brado - Dangerously Close To Stupid di To ØL

La bevuta di oggi si concentra su questa Double IPA del beerfirm danese To Øl che viene prodotta con notevoli quantità di luppoli americani Citra e Centennial che a dirla tutta si fanno sentire con il loro aroma spiccatamente fruttato.

Quando viene versata, il colore si presenta di un giallo ambrato con riflessi dorati e con una velatura accentuata; la schiuma presente, dalla grana fine e di colore tendente al crema ha una buona allacciatura che però comincia a svanire da metà bicchiere. L'aroma sprigiona già buoni profumi tropicali e restando li ad ascoltare con il naso si percepiscono note floreali, note fruttate di pompelmo, pesca, frutto della passione molto delicate che fanno da contorno a sentori resinosi. Al palato non ci sono sorprese e il bilanciamento con l' aroma è quasi perfetto tanto che le sensazioni retro olfattive si ritrovano che è un piacere: si comincia con un sapore dolce di malto per proseguire con frutta tropicale, agrumi, pino(?) e si finisce con un amaro abbastanza persitente ma che non disturba supportato dal corpo pieno e dal buon utilizzo dei malti. Birra ben bilanciata e dalla nota alcolica ben nascosta sia all' olfatto sia all' aroma, da bere con cautela per i suoi 9,3 % ABV.

 "We are all born ignorant but one must work hard to remain stupid"

Cheers!

lunedì 23 febbraio 2015

Bevute allo stato brado - Hop Ottin IPA di Anderson Valley

Curioso di assagiare un'altra birra in lattina, ho comprato la Hop Ottin IPA del birrificio americano Anderson Valley; perchè non dare fiducia a questo tipo di packaging?!

Versata nel bicchiere, ci ritroviamo davanti a una birra di color ambrato velato con una schiuma color crema di grana media e non persistente, scarsa. Non sò se questo dipenda dalla conservazione in lattina o dal metodo di produzione e se magari servita alla spina può cambiare (o magari sono io che non son capace a versarla!!!). Birra da 7% ABV, prodotta con notevoli quantità di luppoli Columbus e Cascade sia in bollitura che in dry-hop che vengono ben bilanciati dai malti utilizzati, donando un'aroma intensa e di media persistenza iniziale di caramello che sfuma in una nota agrumata fino a finire a sentori resinosi e di pino. Quando si comincia ad assaggiarla scopriamo sapori floreali, caramellati e resinosi che lasciano spazio ad un amaro erbaceo e ad un finale secco quasi inaspettato che ne stimola la bevuta. Birra dal corpo pieno e ben bilanciato, un buon esempio di West Coast IPA che se pur arrivata dalla California si può dire di essere ancora in buona forma.

Cheers!!

giovedì 19 febbraio 2015

Bevute allo Stato Brado - Foramoda 14/02/2014

Per finire il sabato in bellezza ho deciso di fare un salto al Foramoda con l'intento di assaggiare la Pake Ale in cask che offrivano questa sera. Guardando quello che era scritto nella lavagna notavo che c'era anche una Gose di Freigeist che sicuramente avrei assaggiato successivamente.


Ma intanto cominciamo con questa Pale Ale di produzione scozzese di Orkney Brewery: la Northern Light, birra di 4% ABV dal colore giallo paglierino tendente al dorato, limpida con una schiuma candida, di grana medio/fine e scarsa. Non credo che da una Pale Ale originale (non nel senso di diversa o stravagante ma come Real Ale) ci si possa aspettare molta schiuma e credo che anche il fatto che sia spillata a pompa direttamente dal cask, quindi senza anidride carbonica, non ne faciliti la creazione. Passiamo quindi alla fase olfattiva e gli aromi agrumati e floreali molto delicati fanno compagnia ad un finale di miele d'acacia e quando si comincia a berla si percepiscono al palato note dolci di malti chiari seguite da note floreali e una leggera amarezza nel finale che rende questa birra fragrante e rinfrescante. Birra dal corpo esile ed equilibrato che si lascia bere veramente bene, appagante per la sua semplicità. La voglia di berne un' altra pinta c'è di sicuro, anche perchè era da tempo che non bevevo una Ale così, ma a questo punto sono passato all'assaggio della prossima birra.

La Quince Gose di Freigeist Bierkultur viene lasciata fermentare con mele cotogne e ha una gradazione alcolica di 5% ABV; si presenta di colore giallo paglierino velato, con una schiuma candida, dalla grana media e presente che svanisce a metà bicchiere. Gli aromi che riesco a percepire sono i classici delle gose: acidità lattica, cereali, una leggera sapidità e poi un sentore delicato e dolce che richiama quasi frutta a polpa bianca come la pera. Il sapore principale che avvolge il palato  è l'acidità che non è spiacevole in quanto si assopisce col passare dei secondi, con un susseguirsi di mele al forno, malto di frumento e una leggera nota sapida nel finale. Birra dal corpo esile e abbastanza equilibrato con una buona scorrevolezza. Onestamente preferisco la Gose classica senza l' aggiunta di frutta perchè rispetto a questa resta più equilibrata e con un finale più pulito.

Cheers!! 

mercoledì 18 febbraio 2015

Bevute allo Stato Brado - Nidaba & Birrificio Artigianale Foglie d'Erba 13/02/2015

Questa serata si presenta già da sè con la collaborazione tra il Nidaba, rinomato locale trevigiano per gli appassionati di birra, e il Birrificio Artiginale Foglie d'Erba con loco a Forni di Sopra in provincia di Udine. Questo piccolo birrificio, che recentemente è stato rinnovato e ampliato, nasce dalla volontà di Gino Perissutti (Birraio dell'Anno 2011) già titolare della pizzeria di famiglia che vantava, grazie alla sua passione, una carta delle birre . Così dopo anni di pellegrinaggi birrai per l'Europa alla scoperta di nuovi stili e una gavetta come homebrewer, nel 2008 decide di cominciare quest'avventura.

Ma torniamo a quello che hanno offerto le spine del Nidaba in questo "Tap Takeover": erano presenti Babel,  Haraban, Hopfelia, Amber Ale, Cherry Lady e la Hot Night At The Village.
Non starò qui ad annoiarvi con la storia di tutte le birre ma vi offrirò una semplice descizione delle tre che ho assaggiato questa sera, in ordine Babel, Hopfelia e Hot Night At The Village.


La Babel è la produzione più nota, vincitrice di Birra dell'Anno 2010 e di altri riconoscimenti quali medaglia di bronzo all' European Beer Star 2012 e birra quotidiana Slow Food 2012/2013.  Si  presenta di color giallo dorato, abbastanza limpida e con una schiuma candida, di grana media e presente. L' aroma, data da luppoli americani e continentali, dona profumi agrumati, di frutti tropicali, erbacei e lievemente resinosi. I toni aromatici si ritrovano nella bevuta e all'assaggio iniziale si denota un sapore erbaceo che vira verso note leggere di frutta tropicale e agrumi; finisce secca, con un amaro delicato e per niente invadente donando alla birra un finale equilibrato. American Pale Ale di appena 5% ABV dal corpo esile, veramente dissetante, leggera e fresca che purtroppo finisce velocemente!

La Hopfelia, un' India Pale Ale di 6,7 % ABV, viene brassata con luppoli americani e con aggiunta di resina di Pino Mugo delle Dolomiti. Nel bicchiere è di un colore giallo ambrato con una schiuma color crema dalla grana fine/media e presente. Appena si avvicina il bicchiere al naso si percepiscono aromi agrumati di mandarino e pompelmo, altri aromi fruttati (pesca?) e floreali, per finire verso note resinose che chiudono il cerchio. Al sorso si  percepisce subito la nota amara, abbastanza persistente, che lascia spazio ancora a sentori resinosi su tutto, quasi balsamica oserei dire, e note più delicate di agrumi e malto che si fondono assieme per un bel finale . Un corpo pieno, dato anche dalla gradazione alcolica che si percepisce durante le sorsate e un finale abbastanza equilibrato chiudono la bevuta in maniera piacevole; una birra per gli appassionati dell'amaro.

Così sono arrivato all'ultimo "fatidico" assaggio e uno degli stili che preferisco me lo son tenuto come ciliegina sulla torta! Sto parlando della Hot Night At The Village, Porter prodotta per il "Villaggio della Birra 2013" e vincitrice della medaglia d' oro nella categoria 'porter' al Brussels Beer Challenge sempre nello stesso anno. Questa birra viene spillata a pompa e servita nella classica pinta americana presentandosi di colore ebano con riflessi ambrati e con una schiuma color crema dalla grana media e presente. Curioso di sentire cos' hanno da proporre gli aromi, metto subito il naso dentro il bicchiere: si denotano subito sentori di torrefazione, caffè d'orzo, cacao e un finale leggero di liquirizia che suonano in maniera armonica tutti assieme creando all'olfatto una bella sintonia. Quindi passiamo alla fase del bere e dopo il primo sorso, il palato resta voglioso di assagiarne ancora e si denota un'inizio di malto scuro e un'amaricatura presente ma non prolungata che nasconde in sottofondo sapori di liquirizia, caffè, cacao e rabarbaro. Come ci si aspetterebbe da una porter fatta bene, i sentori tipici son presenti, ben distinti e non stancano. Il corpo è esile e ben equilibrato per una percezione al palato morbida e scorrevole data anche dai soli 5% ABV.
E' vero che mi son un pò dilungato nella descrizione di questa eccellente birra, preferenze di stile apparte, che merita più delle altre che ho assaggiato questa sera proprio per il grande equilibrio degli ingredienti utilizzati e per l'impatto sia olfattivo che gustativo che non ha deluso le aspettative.

Cheers!

martedì 17 febbraio 2015

Bevute allo stato brado - Engelszell Benno Trappistenbier

La giornata di oggi è finita con l'assaggio di questa birra trappista dell'omonimo monastero austriaco Stift Engelszell, ottavo al mondo ad essere fregiato del logo "Authentic Trappist Product".
Belgian Ale di 6,9% ABV che versata nel classico bicchiere a coppa si presenta di colore giallo ambrato velato con riflessi dorati ed una schiuma color crema dalla grana fine e presente. Man mano che la schiuma si abbassa, gli aromi fruttati e floreali si esaltano e si percepiscono note di frutta a pasta bianca, miele, caramello che finiscono con una leggera speziatura mentre i sapori si ritrovano nella beva che però si percepiscono dopo un amaro iniziale non molto prolungato, identificando il dolce del malto, forse qualche nota di frutta a bacca scura, erbaceo e crosta di pane che lascia spazio ad una tenue nota alcolica e a un finale abbastanza secco e leggermente pepato. Di medio corpo ed abbastanza equilibrata, non una delle migliori trappiste che abbia assaggiato. La pazienza e il lavoro dei monaci addetti a brassare però possono far crescere questo prodotto avente già ottime basi.



Cheers!!

giovedì 12 febbraio 2015

Bevute allo stato brado - Red Bear Brouwerij 10/01/2015

Giusto per non farmi mancare la mia dose settimanale di malto e luppolo questa sera sono finito al Red Bear Brouwerij di Marghera.

Questa è solo la seconda volta che vengo qui e la lavagna di fronte al bancone indica referenze sempre valide; una su tutte, questa sera, è la Highway 128 Gose del birrificio Californiano Anderson Valley, definita da Draft Magazine una delle migliori birre del 2014.Con i suoi 4,2% ABV Si presenta con un colore giallo paglierino abbastanza limpido accompagnato da una schiuma bianca, grana fine e presente. L' aroma  ha un' acidità che ricorda gli agrumi condita assieme a note lattiche, di cereali e salsedine mentre al gusto si percepisce da subito l'acidità, seguita da note agrumate,salate e di biscotto leggere, bilanciata nel finale da una nota amara inserita nelle righe giuste che rende la birra beverina ed equilibrata. Non posso dire se realmente sia una delle migliori birre del 2014 ma di certo è stato molto piacevole averla scoperta e averla bevuta. Devo dire che mi ha lasciato proprio una buona impressione e il fatto che questo vecchio stile tedesco, ormai in gran spolvero tra i birrifici più innovativi, venga prodotto anche da un birrificio americano aumentandone il valore.

La seconda birra che ho assaggiato invece è stata la Hoppy Lovin' Christmas, un'IPA natalizia da 7,8% ABV del produttore danese Mikkeller che viene speziata con zenzero e aghi di pino. A livello sensoriale il luppolo si fa sentire attraverso note di frutta gialla (pesca e ananas) e agrumi (limone e pompelmo). Il tutto è caratterizzato dalla presenza di toni resinosi e speziati dati dagli ingredienti aggiunti, la cui percezione permane anche dopo la degustazione. Sentori di confettura, di frutta secca e un'alcolicità presente sia a livello olfattivo che gustativo ne completano il profilo. Birra con una buona luppolatura e aromaticità con un corpo pieno e abbastanza equilibrata.


lavagna del 10/01/2015

venerdì 6 febbraio 2015

Bevute allo stato brado - Neck Oil di Beavertown Brewery

Oggi prima di cominciare a mangiare ho voluto fare un aperitivo con questa Session IPA in lattina  del Beavertown Brewery: la Neck Oil. Con i suoi 4.3% ABV si lascia bere
Neck Oil di Beavertown Brewery
che è un piacere. Dal colore giallo dorato velato e schiuma candida e presente lascia aromi agrumati delicati, erbacei e di caramello; il sapore segue gli aromi con toni leggermente speziati e accentuando il gusto erbaceo del luppolo per un finale secco che invoglia ad un'altro sorso; corpo esile in stile, dato che le session beer sono birre dalla facile beva e finale poco equilibrato con la motivazione che la tendenza dei sapori erbacei prevale.
Per quel che devo dire però questa birra in LATTINA è una bella sorpresa che da sempre è sinonimo di birre industriali o meno buone ma che ormai sta prendendo piede anche nel mondo craft.

Cheers!

martedì 3 febbraio 2015

Bevute allo stato brado - Al Foramoda 09/01/2015

L'altra sera mi sono fermato a bere una birra nel locale padovano che preferisco: Al Foramoda. Appena entrato, dopo il consueto saluto, ho dato un'occhiata alla lavagna che proponeva queste birre.


lavagna del 09/01/2015


In questa serata ho proprio voglia di bermi delle birre luppolate tanto per alleggerire la lunga giornata passata. Da tener d'occhio anche la scelta di birre tedesche che da queste parti offre prodotti sempre ottimi e ricercati di piccole realtà brassicole.

Il mio sguardo si pone subito sulla Undercurrent di Siren Craft Brew, una Pale Ale brassata con fiocchi d'avena. La ordino e quando mi arriva comincio ad assaggiarla notando che dopo due sorsi avevo già capito che ne bastavano altri due per finirla tutta! Aromi e sapori delicati, leggeri di frutta tropicale, di agrumi ed erbacei si fondono alla perfezione dando una buona sensazione sia all'olfatto che al palato con un finale leggermente speziato. Birra piacevole, delicata e di facile beva con i suoi  4.2% ABV, da ordinarne subito un'altra!

Ma a questo punto ho scelto la Crooked Moon Tattoo dIPA di Mikkeller, che già ci fà intendere di essere 'na birretta "difficile" con i suoi 9% ABV(altro che alleggerire la giornata!); dal colore ambrato velato e dalla schiuma abbondante e presente questa double IPA dalla caratteristica alcolica onnipresente, scende per l'esofago con i "gomiti aperti". Le note che poi si sentono emergere sono di frutta tropicale, di agrumi, resinose per poi finire verso un amaro prolungato che serve a ripulire il palato dalla forte alcolicità. Una birra sicuramente impegnativa ma da provare assolutamente!




8ball Rye IPA di Beavertow Brewery

Così per finire in bellezza la serata mi sono preso in bottiglia l'8ball Rye IPA di Beavertown Brewery dal colore giallo dorato velato con i suoi 6,2% ABV si lascia bere bene, con un'aroma luppolato che ricorda l'erbaceo, il citrico con note di pino e caramello. Il sapore di cereale e una leggera nota speziata, quasi acidula, data dalla segale usata in ricetta, chiama alla bevuta e rinfresca la bocca mentre i luppoli utilizzati in fine bollitura lasciano nel finale un' amaricatura non invadente e piacevole. Buono anche questo prodotto di questo birrificio che non delude le recensioni. 


Adesso è ora di andare a casa, monto in macchina e mentre penso a quello che ho bevuto in questa serata, alla radio passano "Traveling Riverside Blues" dei Led Zeppelin. Perfetto.

Cheers!